Stato di salute del sito web: come fare una veloce analisi SEO
Scopri come ottimizzare il tuo sito web
Finalmente hai un sito web per la tua azienda, dopo aver aspettato tanto, prima di farlo realizzare proprio come desideravi tu. Il tuo sito web probabilmente ti piace e anche molto, ma inizi a chiederti perché, dopo svariati mesi, ancora non ha fatto “troppi numeri”. Qualcuno, in tempi non sospetti, ti aveva parlato di SEO e di quanto fosse importante per far rintracciare i tuoi contenuti in SERP e proprio adesso ti sta venendo un enorme dubbio: “il mio sito web sarà funzionale per Google e per i motori di ricerca?”
Se hai il dubbio che il tuo sito web non sia ben posizionato sui motori di ricerca, o non appaia tra i risultati pertinenti delle ricerche, puoi sempre rivolgerti ad una agenzia seo milano, per conoscere l’effettivo stato di salute del tuo sito web e capire se sia bene (o male) posizionato sui motori di ricerca, Google in primis. Ma se vuoi fare un rapidissimo check, puoi eseguire questa veloce analisi SEO, qui di seguito indicata, per avere subito contezza della situazione di partenza.
Algoritmo di Google: questo sconosciuto
Una buona responsabilità di posizionamento, e quindi di appeal, per un sito web è stabilito dall’algoritmo di Google, che però cambia e di continuo pure. Questo algoritmo si evolve per “assomigliare” sempre di più alle modalità di ricerca degli esseri umani. E proprio per rispondere ai “gradimenti umani” che oggi i risultati restituiti in SERP non sono solo testuali, ma anche video, immagini e tanto altro. L’obiettivo di Google resta sempre costante nel tempo: fornire la miglior esperienza di ricerca all’utente, che in pochi secondi deve trovare tutte le risposte e i contenuti più soddisfacenti alle proprie necessità. Ma (c’è un ma) Google vuole che i siti web debbano “rispettare determinati requisiti” per essere presi in considerazione come fonti attendibili di contenuto. Come fare allora a capire se il tuo sito web piace a Google e gode di “buona salute”? Ecco una rapidissima carrellata di possibili situazioni, in grado di generare anche gravi errori SEO.
Overview dell’Azienda
Capire chi sia l’azienda è il primo passo fondamentale, per poter confezionare una strategia SEO adeguata.
Il SEO Brief va compilato in questa sua parte, inserendo esattamente le informazioni generali sull’azienda. E precisamente vanno raccolte notizie relative a: la storia aziendale; i valori; il know how; i punti di forza; la zona geografica di operatività; il peso che ha sul mercato in cui opera e le quote di mercato gestite; la linea di produzione e vendita; i prodotti e i servizi. Ma vanno compilate anche notizie sul personale e i ruoli del team di lavoro. Questo genere di informazioni va sempre raccolto dalla viva voce del cliente, mai affidato in autonomia all’intercettazione di notizie sparpagliate qua e là, magari online o individuate tramite la presenza Social.
Attività di targeting e segmentazione dei clientie
Chi sono i clienti dell’azienda? Una buona strategia di SEO deve tenere conto anche di questa informazione. L’azienda infatti deve posizionarsi all’interno dei mercati nei quali transitano le proprie buyer personas e ne deve conoscere, pertanto, abitudini, esigenze, valori, necessità, ma anche utilizzo del digitale e aspetti socio-demografici e comportamentali, comprendendo esattamente anche i passaggi che portano all’acquisto o ad altre forme di conversione.
I necessari requisiti di SEO on site
Per SEO on site, in generale, si fa riferimento a tutti quegli accorgimenti SEO che si realizzano direttamente all’interno del sito web. Un sito web, ad esempio, deve essere una fonte attendibile, con contenuti di valore e completi, utili per l’utente che cerca informazioni approfondite. Nel sito web, poi non devono esserci duplicati di contenuto, così da garantire non solo originalità, ma anche unicità delle informazioni. Prima di scrivere un contenuto, inoltre, è sempre meglio guardare cosa fanno i competitor, perché un segreto è anche quello di “dire di più di loro” e possibilmente meglio. Un altro indice di gradimento per Google è poi dato dalla struttura del tuo sito web. Ovvero, il tuo sito è facile e piacevole da navigare? O è fatto “a scatole cinesi” per cui raggiungere un contenuto diventa un’impresa impossibile per l’utente?
Pensa che un sito web tortuoso non piace all’utente e, quindi, neppure al motore di ricerca.
Un altro parametro da tenere presente è la velocità di caricamento delle pagine del tuo sito web.
La vita va già troppo di fretta e i nostri tempi si sono centellinati: attendere in eterno, per aprire un sito web non soddisfa certamente l’utente… e Google! Un ultimo consiglio “on site”: mantieni i tuoi contenuti sempre freschi e aggiornati. Questo ti farà apprezzare dai navigatori e prima ancora da Google!
Se parliamo invece di SEO offsite – e quindi di tutti quegli accorgimenti SEO che possono essere messi in atto esternamente al sito – ciò che non dovrebbe mai mancare è una buona strategia di link building.
La link building della SEO off site
Per rendere appetibile il tuo sito web a Google, non puoi tralasciare azioni di SEO off site, ovvero quegli accorgimenti SEO che puoi fare dall’esterno del tuo sito web, ma le cui “ricadute” sono assolutamente positive per migliorare il suo posizionamento e la rintracciabilità in SERP.
Tra queste attività ci sono le strategie di link building!
Letteralmente il termine può essere tradotto come la costruzione di un sistema di link, ma concettualmente possiamo intenderlo come “referenze” di siti esterni (chiaramente già apprezzati agli occhi di Google) che citano il tuo sito web, facendo in modo che possa acquisire prestigio e valore. Se Google, infatti, nota “questi consigli” che partono da una fonte esterna referenziata verso il tuo sito web, ci sono più alte probabilità d’essere presi in considerazione dal motore di ricerca. La referenza esterna, in questo caso, rende affidabile il contenuto del tuo sito web e lo “consiglia” ad altri che intendano approfondire un determinato argomento. Chiaramente una strategia di link building non va improvvisata. Scegliere fonti esterne non particolarmente valide non solo non giovano, ma addirittura possono peggiorare la tua reputazione online. Proprio per questo sarebbe sempre meglio affidare ad agenzie SEO competenti questa tipologia di attività così talmente delicata. Il punto infatti è sempre quello di puntare “sulla qualità e mai sulla quantità”. Non serve avere centinaia di siti esterni che linkano al tuo sito web, se poi questi sono di bassa qualità o poco attendibili a loro volta!
Le domande che devi farti per scoprire il tuo posizionamento
Sicuramente le attività di SEO on site e SEO off site sono anche più “complesse” da misurare, ma puoi già tu stesso valutare lo stato di salute SEO del sito web, seguendo i punti di questa rapida checklist.
Il tuo sito web è indicizzato?
Bella domanda! Semplice! Se hai questo dubbio, ti basterà fare “il site” ossia una interrogazione attraverso la quale potrai capire cosa e quali pagine appartenenti al tuo sito web Google vede.
Ti basterà scrivere sul box del motore di ricerca il comando site: seguito dall’url del tuo sito. Esattamente così site:www.nomesito.com. Questa operazione ti restituirà il numero delle pagine che Google “vede” del tuo sito web, perché indicizzate.
Il tuo sito web è sicuro?
Un sito web sicuro è anche una garanzia di navigabilità per gli utenti. In questo caso la sicurezza si riferisce al protocollo HTTPS se attivato o meno sul sito web.
Perché gli accessi al sito web sono altalenanti?
Se utilizzi delle piattaforme per rilevare i dati di accesso al tuo sito web e noti che sono parecchio ballerini o magari in caduta libera, probabilmente c’è un (grosso) problema. Potrebbe essere qualche aggiornamento Google che non hai considerato? È importante capire anche quali pagine stanno perdendo traffico, quali sono le keyword in discesa e perché.
Le keyword scelte sono pertinenti alle ricerche?
Una verifica delle keyword scelte e posizionate per i tuoi contenuti è sempre essenziale, per capire se rispondono esattamente agli intenti di ricerca degli utenti e se descrivono ciò di cui ti occupi o sono effettivamente valide nel portare traffico.
Come si vede il tuo sito in SERP?
Quando un utente trova il tuo sito web tra i risultati di ricerca, il titolo e la descrizione sono esaustivi, leggibili per intero, ti rappresentano bene e invogliano al “clic”?
Il tuo sito ha meta tag ottimizzati?
Anche se inseriti a livello di codice, i meta tag sono informazioni importanti che Google vede benissimo e si collocano anche in SERP. Indispensabili per una corretta ottimizzazione delle pagine e dei contenuti online, vanno scritti secondo alcuni criteri per essere ben strutturati. Esistono dei tool per monitorare e comprendere la bontà dei meta tag, ma generalmente sono piattaforme utilizzate dalle SEO agency, anche perché strumenti evoluti e costosi.
Nel tuo sito si rilevano errori 404?
Un errore 404 si riferisce ad una pagina non trovata o inesistente. Un effetto spiazzamento per un utente che clicca su di un link e che si aspetterebbe di ricevere le informazioni desiderate. Stessa cosa per Google che non vede di buon occhio questo tipo di errore e anzi lo cataloga come determinato se un sito è trascurato e non attendibile, pertanto da penalizzare.
Come migliorare lo stato di salute del tuo sito web?
In tutti i casi sopra esposti è sempre meglio comunque richiedere una SEO Audit, un’analisi assolutamente tecnica e professionale, in grado di intercettare tutte le criticità che impediscono ad un sito web l’ottimale posizionamento su Google. Le azioni e le strategie SEO chiaramente vanno ben oltre questa rapida checklist, proprio per questo e considerata la delicata natura che governa, è sempre meglio farsi affiancare da una agenzia competente in SEO e non lasciare fare al caso, né lasciare un sito web abbandonato. Fare SEO vuol dire avere tante competenze tecniche, tantissima esperienza sul campo, molta pazienza e soprattutto costanza