Come fare un SEO brief in pochi passi e non sbagliare strategia 

Scopri l’importanza di un SEO brief per una buona strategia digitale

Alla base di una efficace strategia SEO deve sempre esserci un SEO brief, ovvero un documento che una SEO Agency Milano competente deve sempre redigere insieme con il cliente, così da organizzare una buona comunicazione con l’agenzia ed estrapolare gli aspetti più importanti dell’azienda, intercettando la migliore strategia per gli obiettivi di posizionamento su Google del sito web o dei suoi contenuti online.

I 6 elementi cardine di un efficace SEO Brief

Quando si redige un SEO Brief è sempre utile avere a portata di mano uno schema, ovvero un template strutturato che possa consentire di raccogliere tutte le informazioni utili a strutturare una strategia SEO.
Le riunioni con i clienti, infatti, possono essere talvolta lunghe e trasformarsi anche nella raccolta infruttuosa di tantissime informazioni che non sono funzionali al raggiungimento di obiettivi.
Proprio per questo allora mappare le informazioni principali, su format cartaceo o digitale, diventa una preziosa risorsa, per l’agenzia e per il cliente.
Per questo motivo il Brief SEO deve contenere 6 pilastri principali, i grado di poter trasferire all’agenzia gli elementi utili a redigere un piano strategico per il raggiungimento degli obiettivi SEO.

Questi pilastri sono:

1) informazioni sull’Azienda
2) informazioni sul mercato e sulla concorrenza;
3) clienti target dell’azienda;
4) obiettivi di business;
5) attività SEO; 6) KPI e Obiettivi SEO.

 

Overview dell’Azienda

Capire chi sia l’azienda è il primo passo fondamentale, per poter confezionare una strategia SEO adeguata.
Il SEO Brief va compilato in questa sua parte, inserendo esattamente le informazioni generali sull’azienda. E precisamente vanno raccolte notizie relative a: la storia aziendale; i valori; il know how; i punti di forza; la zona geografica di operatività; il peso che ha sul mercato in cui opera e le quote di mercato gestite; la linea di produzione e vendita; i prodotti e i servizi. Ma vanno compilate anche notizie sul personale e i ruoli del team di lavoro. Questo genere di informazioni va sempre raccolto dalla viva voce del cliente, mai affidato in autonomia all’intercettazione di notizie sparpagliate qua e là, magari online o individuate tramite la presenza Social.

Attività di targeting e segmentazione dei clientie

Chi sono i clienti dell’azienda? Una buona strategia di SEO deve tenere conto anche di questa informazione. L’azienda infatti deve posizionarsi all’interno dei mercati nei quali transitano le proprie buyer personas e ne deve conoscere, pertanto, abitudini, esigenze, valori, necessità, ma anche utilizzo del digitale e aspetti socio-demografici e comportamentali, comprendendo esattamente anche i passaggi che portano all’acquisto o ad altre forme di conversione. 

 

Obiettivi di Business 

Sicuramente la SEO ha come scopo prevalente quello di aiutare la rintracciabilità di un sito web e di un contenuto da parte dell’utenza che naviga i motori di ricerca, ma nulla toglie che possa avere un’influenza positiva su tutta la strategia di marketing dell’azienda e sulla definizione degli obiettivi aziendali in senso lato. Un macro obiettivo è infatti quello di aumentare i KPI dell’azienda, sia in termini di leads e sia di conversioni. Un SEO brief quindi deve tracciare quali sono gli obiettivi di business che un’azienda si prefigge sia nel medio e sia nel lungo periodo. Per questo è importante riportare sul brief SEO, in generale, gli obiettivi che si intendono raggiungere, anche per poter misurare l’efficacia e la perseguibilità reale dei risultati sperati e avere una prospettiva nel tempo rispetto anche ai traguardi passati.
In questo senso il SEO brief rappresenta una lente di ingrandimento sui KPI aziendali, in grado di mettere meglio a fuoco dove aumentare l’attenzione di tutti gli strumenti marketing.

Attività SEO passate

Un altro aspetto da tenere in considerazione e da riportare su di un SEO brief è la pregressa attività SEO eseguita in passato, o attualmente, dall’azienda. Questa attività non serve solo a tracciare le strategie SEO fino ad oggi messe in atto, ma anche comprendere la loro efficacia, i risultati e l’aderenza o meno alle aspettative di business e posizionamento aziendali. In questo caso è bene capire anche le modalità con cui sono state eseguite le attività SEO, la tipologia di analisi eseguite, i canali digitali utilizzati e le tecnologie e persino le persone di riferimento che si occupano generalmente di SEO per l’azienda. Avere infatti uno schema delle azioni SEO già effettuate sul proprio sito web, o informazioni sulle attività di link building o qualsiasi altra attività SEO intrapresa, saranno una base indispensabile dalla quale partire. Questo sia per continuare le attività andate a buon fine e sia per restare in linea con i valori del brand. Comprendere anche le strategie di digital marketing effettuate in passato, e quelle in corso, oltre a quelle più strettamente SEO, sarà essenziale a disegnare lo scenario di obiettivi e strumenti più opportuni per realizzare le strategie più adeguate, concentrando tempo e risorse solo sulla strada più profittevole e redditizia.

KPI e obiettivi SEO

Una parte delicata del SEO brief è affidata alla raccolta di informazioni sugli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso servizi e strategie SEO. Il brief SEO deve poter raccogliere informazioni sui KPI da tenere sotto controllo, così da definire obiettivi perseguibili in un arco di tempo definito. Capire esattamente quali siano le priorità e le esigenze SEO e in quale contesto poterle applicare sarà già parte di una strategia efficace e possibilmente anche dagli effetti duraturi.

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