Cosa rende un video virale?

Scopri rendere un video virale in poche mosse

realizzare video virale

Il video marketing è salito sugli scudi del settore web da diverso tempo e i video si sono affermati come i contenuti più apprezzati dagli utenti, i più persuasivi, i più cliccati. Ovviamente, non tutti i video caricati nel cyberspazio riescono a violare il confine dell’oblio e ad affermarsi all’attenzione del pubblico. E allora, come fare a realizzare un video di successo?

Scelta del tema: su cosa puntare?

La produzione video virali parte con la scelta dell’argomento più adatto e al modo più efficace di affrontarlo. Perché un contenuto del genere sia apprezzato dal pubblico deve essere in grado di suscitare interesse. Ciò significa che occorre essere in grado di emozionare lo spettatore, incuriosirlo, divertirlo, sorprenderlo o fornire informazioni utili. Tutto parte da lì, la forma, lo stile, le modalità di ripresa e di montaggio dovranno orientarsi verso la direzione tracciata in fase di progettazione.

Non fare scappare l’utente

Oggi la rete offre una quantità incalcolabile di contenuti per intrattenere gli utenti. Utenti che, oltretutto, diventano sempre meno disposti a perdere tempo e a concedere fiducia. Per tutte queste ragioni, è altamente consigliabile fare in modo di conquistare lo spettatore sin dai primi secondi, altrimenti si rischia di annoiarlo, spingendolo a cliccare su uno dei tanti video proposti da videomaker che hanno saputo fare meglio di noi.

Allo stesso modo, è importante ragionare sulla durata del contenuto: un video troppo lungo può scoraggiare gli utenti a cliccarci su, perdendo potenziali visite fin dal primo approccio. Difficile stabilire una durata ideale, dipende anche dalla tipologia di contenuto prodotto e dalle tematiche affrontate; di base, però, è consigliabile restare sotto i 5 minuti.

Il titolo e il thumbnail

Titolo e thumbnail sono un po’ come la vetrina di un negozio e devono essere scelti con attenzione maniacale. Essi sono i primi elementi che balzano all’occhio dell’utente e che lo invitano ad indugiare senza continuare a scrollare sulla schermo. Strutturare un titolo attrattivo non è facile, puntare su strutture del tipo “il più divertente”, “incredibile”, “il migliore” risultano, oggi, alquanto inflazionate e possono acquisire un retrogusto ‘spammoso’. Il thumbnail, che sarebbe il fotogramma del video scelto come anteprima, è forse ancora più impattante. L’immagine scelta deve essere accattivante, certo, ma non deve trarre in inganno: l’obiettivo non è semplicemente quello di conquistare clic, ma di fare in modo che il nostro contenuto venga apprezzato e, possibilmente, condiviso.

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