Prosumer: cosa significa e tipologie di “consumatore-produttore”

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Prima di parlare del prosumer, del suo significato e di alcuni esempi pratici, occorre fare una premessa: il mercato odierno è soggetto a una serie di trasformazioni ed evoluzioni che riscrivono il ruolo del consumatore, non più posto in una condizione di passività, ma parte integrante dell’intero processo produttivo aziendale. Senza cogliere a fondo l’importanza di questa metamorfosi dell’utente finale sarebbe impossibile comprendere appieno l’impatto del concetto di prosumer nel contesto di branding attuale.

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Prosumer: definizione ed etimologia

La parola Prosumer è una crasi tra i due termini inglesi “consumer” e “producer”, ovvero consumatore e produttore. In questo modo si vuole dare un nome a quel tipo di utente che non si limita ad assumere un ruolo passivo di mero utilizzatore di beni e servizi, bensì partecipa attivamente alla loro produzione e/o al loro miglioramento oltre che ad ampliarne la notorietà presso altri potenziali utenti. Sebbene la diffusione del termine presso il grande pubblico sia recente, il concetto di consumatore-produttore fu postulato già a partire dagli anni ‘70 dello scorso secolo e reso pubblico ufficialmente nel 1980, dal saggista statunitense Alvin Toffler, che ne parlò per la prima volta nella sua opera “The Third Wave”.

Tipologie di Prosumer

Gli utenti di un bene – sia esso un prodotto o un servizio – possono essere coinvolti a diversi livelli e fasi dello sviluppo dello stesso:

  • Produzione: un consumatore o gruppo di consumatori impegnati nella realizzazione di prodotti allo scopo di commercializzarli (maker)
  • Riparazione: un consumatore o gruppo di consumatori che mirano a proporre o sviluppare migliorie tecniche o d’uso di un dato bene (fixer)
  • Condivisione: un consumatore o gruppo di consumatori che concorrono a diffondere e promuovere un bene attraverso azioni di condivisione sui social o tramite passaparola (sharer)
  • Valutazione: un consumatore o gruppo di consumatori che si adoperano per testare un bene e verificare il suo livello di efficacia in relazione allo scopo per cui viene prodotto (tester)

Ambito commerciale ed economico

Prosumer inteso come produttore-consumatore è l’accezione più diffusa e tipica dell’ambito economico. Esiste però anche un altro significato della parola prosumer, propria invece dell’ambito commerciale, nella quale il “pro-” sta per “professional”, e dunque “professional consumer”. In questo caso, l prosumer è da intendere come un vero e proprio segmento di mercato, un target di consumatori meno coinvolti dalle tradizionali operazioni di marketing e che si adopera attivamente per raccogliere informazioni e pareri su un bene prima di valutare il suo acquisto.

Esempi di prosumer

Un tipico esempio di relazione tra marchio e prosumer è quella che viene instaurata tra i colossi del comparto e-commerce (su tutti Amazon), nel quale il consumatore viene rispettato nella sua unicità. In quel caso, l’azienda mira a definire una relazione “personale” con l’utente basata sui suoi gusti personali, esigenze, obiettivi.

Un altro approccio noto è quello di molte aziende di sviluppo software, le quali coinvolgono un team di tester con lo scopo di includerli nell’intero processo di sviluppo e test del programma prima di introdurlo in commercio.

Infine, pensiamo alle varie campagne di concorsi che vede il coinvolgimento di utenti comuni con lo scopo di raccogliere suggerimenti o vere e proprie proposte di nuovi prodotti o per il re-branding visuale del marchio.

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