Materiali innovativi per un design sostenibile: raccontare la ricerca e l’eco-compatibilità 

Abbiamo capito che le tematiche ecogreen sono attualmente gli argomenti con cui un’agenzia di comunicazione si interfaccia più spesso, soprattutto nell’epoca storica che stiamo attraversando, in cui il rischio ambientale è davvero alto. Inquinamento, spreco del cibo e dei consumi, riscaldamento globale della crosta terrestre sono vere e proprie piaghe della nostra società; si tratta di emergenze che vanno sanate con una giusta urbanistica che comprenda i migliori materiali sostenibili, che garantiscano funzionalità e rispetto dell’ambiente allo stesso tempo. 

In un’ottica che mira al raggiungimento della cosiddetta casa autosufficiente, che prevede al proprio fabbisogno energetico in modo autonomo, la ricerca verso l’eco-compatibilità studia i migliori materiali edilizi, tra cui quelli isolanti e che assicurano il minor dispendio di energia possibile. Quali sono i materiali edili più innovativi ed ecosostenibili da impiegare sempre più spesso, in un’ottica di pieno rispetto e salvaguardia dell’ambiente? E soprattutto come è possibile parlare e raccontare di eco-compatibilità e design sostenibile?

In un’unica parola: ecodesign

Con questo termine si indica la volontà di ripensare in maniera circolare prodotti, servizi, edifici, interi processi produttivi, nella logica del riciclo e del risparmio dei consumi. Questa disciplina si basa sul concetto di progettazione eco-sostenibile, che mira a ridurre l’impatto ambientale di qualsiasi oggetto, in qualsiasi fase della sua esistenza.

Il prodotto o il servizio vengono concepiti nella loro ciclicità, quindi dalla fase di progettazione, a quella di produzione, di smantellamento, di gestione e smaltimento dei rifiuti, di riciclo o di nuovo utilizzo attraverso il reinserimento nel mercato. L’ecodesign inquadra i prodotti, i servizi, la merce, in un’ottica che prende in considerazione passato, presente e futuro, e si pone l’obiettivo di valorizzare prestazioni come funzionalità, persistenza nel tempo e nello spazio, durevolezza, robustezza, facilità di utilizzo.  In pratica, il design sostenibile mira a produrre oggetti di valore che resistano nel tempo, contro ogni tipo di spreco e di inquinamento, attraverso una progettazione che tiene conto di ogni fase e soprattutto dell’introduzione di materiali innovativi, inediti e curiosi, che mai ci saremmo aspettati di trovare nelle nostre case!

Comunicare il valore del design sostenibile

Quando si parla di materiali innovativi per un design sostenibile, non è sufficiente limitarsi a descriverne le caratteristiche tecniche o i vantaggi funzionali, semmai è essenziale raccontare la storia dietro ogni innovazione, dando valore al processo di ricerca che ha portato allo sviluppo di quei materiali e mostrando come questi possano integrarsi in una visione più ampia di sostenibilità e di rispetto ambientale. La narrazione, in questo contesto, diventa uno strumento strategico fondamentale per educare il pubblico, coinvolgerlo emotivamente e ispirare a compiere azioni concrete.

Le aziende più lungimiranti hanno già capito che i consumatori non acquistano solo prodotti, ma soprattutto le storie che vengono raccontate dalle persone che li utilizzano e le emozioni che questo uso permette. Raccontare il viaggio di un materiale, dalla sua scoperta alla sua applicazione, può trasformare un semplice oggetto in un simbolo di innovazione e responsabilità. Ad esempio, un brand di arredamento sostenibile potrebbe utilizzare video immersivi per mostrare come il legno utilizzato provenga da foreste gestite responsabilmente, documentando l’intero processo: dalla selezione della materia prima alla creazione del prodotto finito. Le campagne pubblicitarie, in questo senso, diventano il mezzo perfetto per costruire connessioni autentiche con il pubblico, come lo storytelling visivo, che combina immagini, dati e testimonianze, può rendere tangibile l’impegno aziendale verso l’eco-compatibilità.
Anche le campagne social giocano un ruolo chiave nella comunicazione del valore dei materiali innovativi, grazie all’impiego di contenuti brevi, visivamente accattivanti e facilmente condivisibili, che permettono di raggiungere un pubblico più ampio e di coinvolgerlo in modo immediato. Ad esempio, post che mettono a confronto un prodotto tradizionale e uno realizzato con materiali sostenibili, evidenziandone i benefici ambientali, possono stimolare riflessioni e incoraggiare scelte di acquisto maggiormente consapevoli. Non per ultimi i case study rappresentano un ulteriore strumento imprescindibile per consolidare la credibilità del messaggio. Raccontare progetti reali, corredandoli di dati, testimonianze e risultati misurabili, infatti dimostra l’efficacia dei materiali innovativi, ma offre anche un esempio concreto di come la ricerca possa tradursi in soluzioni pratiche e sostenibili, un riferimento per altre aziende che vogliono intraprendere lo stesso percorso.


Quali sono i materiali eco-sostenibili?

I materiali che rientrano in una logica di eco-design sono l’alluminio, il linoleum, il sughero, la juta, il legno, il bambù, la argilla trattata in maniera opportuna, la paglia e i mattoni di terra cruda, ampiamente utilizzati in quella che si chiama bioedilizia. Fino a qualche decennio fa, nella scelta del materiale edilizio si teneva conto solamente dei costi di produzione, da criteri meramente economici e produttivi, senza contare l’impatto ambientale che ogni tipo di prodotto provoca.

Oggi, invece, i materiali edilizi devono assicurare determinate performance, come:

  • sono biodegradabili, non tossici e non inquinanti;
  • sono durevoli e robusti;
  • sono flessibili a differenti impieghi;
  • sono facilmente recuperabili, riciclabili e quindi utilizzabili ancora;
  • non inquinano durante la lavorazione e non causano spreco.

I materiali innovativi perché sostenibili assicurano anche un maggiore potere isolante, sia dal punto di vista termico, sia da quello acustico: in questo modo non solo riducono l’impatto ambientale ma permettono di risparmiare energia sul riscaldamento, riscaldano o raffreddano l’interno della casa, a seconda delle stagioni, valorizzano l’ambiente e lo rendono confortevole, riducendo la dispersione di calore e di freschezza.  L’argilla, la pietra cruda, i mattoni realizzati con fango e paglia si possono tranquillamente considerare i materiali edilizi del futuro, in una logica di casa autosufficiente, poiché sono altamente performanti, ottimi isolanti, ecologici, di facile recupero, ecologici e non inquinanti, del tutto naturali.

Prendendo ispirazione dai villaggi delle popolazioni native, in Thailandia o nelle situazioni rurali più disperse nel mondo, la bioedilizia sperimenta i materiali ecologici che sono largamente disponibili in natura, e che possono assicurare processi produttivi e costruttivi più consapevoli e responsabili. In molti Paesi del Nord come in Scandinavia o in Norvegia, i migliori ecodesigner stanno tuttora sperimentando soluzioni abitative completamente realizzate in legno, autosufficienti dal punto di vista energetico, confortevoli e sostenibili dal punto di vista edilizio.

Le casette in legno abitabili sono progettate tramite il sistema blockhouse, che garantisce robustezza, durevolezza, elasticità e performance antisismiche di nuova generazione, concepite soprattutto per quelle città che si trovano a ridosso di vulcani o in un suolo giovane. Le case in legno antisismiche, di elevata classe energetica, vengono chiamate abitazioni a energia zero, e si inseriscono perfettamente nel concetto di Urban Green: attraverso un materiale naturale come il legno è possibile costruire una civiltà differente, più inclusiva, attraverso strategie sostenibili di design che siano accessibili ma soprattutto sfaccettate, eterogenee, per le esigenze di tutti.


In conclusione

Concludendo, ottimizzare le risorse e valorizzare le energie alternative, ridurre lo spreco dei consumi, valutare i materiali per la loro sostenibilità, progettare soluzioni abitative a modulo facilmente riciclabili, sono solo alcune delle idee più innovative in un programma strategico che miri alla salvaguardia del pianeta, del mondo che ancora ci accoglie nonostante tutto. Con una maggiore sensibilità e mediante la ricerca sempre più costante verso una bioedilizia, sarà possibile trovare una maniera di vivere più responsabile e consapevole, rispettando l’ecosistema così gravemente danneggiato. Comunicare l’importanza dei materiali innovativi non è solo una questione di marketing, ma un impegno reale, etico e doveroso verso la costruzione di un futuro più responsabile e sostenibile. Affidarsi alla narrazione strategica rappresenta la chiave per sensibilizzare il pubblico e creare consapevolezza su quanto sia fondamentale investire in soluzioni che rispettino l’ambiente e migliorino la qualità della vita. Ecco perché le agenzie di comunicazione svolgono un ruolo essenziale, fungendo da ponte tra il linguaggio tecnico della ricerca e le emozioni del pubblico. Collaborare con professionisti in grado di tradurre l’innovazione in messaggi semplici, chiari e ispirazionali non solo aumenta l’impatto delle campagne, ma costruisce anche un dialogo di fiducia e trasparenza con il consumatore. Raccontare il design sostenibile significa quindi promuovere un cambiamento di mentalità, guidando verso scelte consapevoli e mostrando come ogni decisione, anche quella apparentemente più piccola, possa contribuire a costruire un mondo migliore.

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