Comunicazione aziendale online: 5 trucchetti che funzionano
Scopri quali sono gli approcci di una comunicazione persuasiva
Nella comunicazione aziendale online, non è solo cosa si dice a fare la differenza, ma anche come, dove e quando. Per articolare una strategia di promozione davvero efficace, esistono degli approcci di comunicazione persuasiva capaci di fare concretamente la differenza e di aumentare in modo sostanziale l’impatto del messaggio. Abbiamo scelto 5 trucchetti di comunicazione online che bisogna conoscere e utilizzare quando possibile.
1. All’inizio e alla fine
Per produrre una comunicazione efficace e persuasiva è necessario tenere in considerazione i meccanismi mentali propri di tutti gli individui. Molto importante, ad esempio, è comprendere a fondo le modalità con cui ognuno di noi immagazzina le informazioni: in un discorso – sia esso espresso in forma scritta, orale, attraverso immagini o video – tendiamo a ricordare molto più facilmente la parte iniziale e quella finale. Partendo da questa consapevolezza, diventa facile capire come una gestione intelligente dei propri atti comunicativa è quella che mira a porre nell’introduzione elementi capaci di calamitare l’attenzione dell’utente e in quella finale i contenuti più importanti. Non è un caso se le pubblicità in tv terminano solitamente con una call to action e un claim persuasivo.
2. I “prodotti civetta”
I prodotti civetta sono le offerte commerciali utilizzate per porre l’attenzione su altri prodotti e renderli più attrattivi. Un esempio può facilitare la comprensione: supponiamo che si voglia spingere la vendita di un pacchetto vacanze all inclusive a 699 euro. Per rendere più appetibile l’offerta, è possibile inserire l’offerta commerciale all’interno di un elenco di soluzioni più ampio dove le altre opzioni proposte svolgeranno il ruolo di ‘prodotto civetta’. Così, inseriremo un’offerta da 599 euro, ma con molte limitazioni. Aggiungeremo anche un’ulteriore proposta, poniamo, da 1.199 euro, che comprende ulteriori servizi, poco interessanti per la maggior parte dei potenziali utenti. Attraverso questa costruzione dei pacchetti, gli utenti verranno inevitabilmente attratti dalla soluzione da 599 euro, che a quel punto, evidentemente, sarà percepita come la migliore in rapporto qualità-prezzo.
3. Chiamalo come vogliono loro
Un vecchio assioma della comunicazione pubblicitaria suggerisce di chiamare i prodotti utilizzando lo stesso vocabolario del potenziale acquirente. Usare un linguaggio affine alle abitudini del consumatore, infatti, permette di accorciare le distanze tra venditore e acquirente, agevolando la trattativa. Dunque, se l’obiettivo è vendere un set di calici da vino, ma l’utente insiste a chiamarli ‘bicchieri’, è consigliabile utilizzare la medesima definizione.
4. La scelta dei colori
Non solo la disposizione delle parole, ma anche la loro contestualizzazione è un elemento fondamentale nel dare efficacia a un messaggio. La scelta dei colori in questo senso è cruciale. Innanzitutto, le valutazioni cromatiche devono essere fatte in direzione di una facile lettura del messaggio, ma non solo. Il colore influenza moltissimo la percezione emotiva di un messaggio: i colori caldi stimolano la creatività e il dinamismo, quelli freddi facilitano la trasmissione di quiete; le cromature in scala di grigio, nere e bianche sono ideali per comunicare professionalità: tu cosa vuoi dire?
5. La disposizione delle parole
Persino la disposizione delle parole può generare effetti completamente differenti quando si comunica. Così, dire “Mario è bello, però è antipatico” esprime un significato completamente diverso rispetto a “Mario è antipatico, però è bello”. Prestare massima attenzione a come vengono disposti i concetti (vd. anche il punto 1 di questo articolo) fa la differenza tra una campagna di successo e un fallimento pubblicitario.
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