Strategie di unconventional marketing: cosa aspettarsi e come sfruttarle al meglio
Forse qualcuno ricorderà la famosa “panchina fantasma” di un blasonato brand footwear, o le strisce pedonali gialle che simulavano le patatine di un noto fast food o ancora la panchina con le “doghe simili alla barretta di cioccolato” di un golosissimo snack noto, questi sono solo tre delle strategie di marketing non convenzionale realizzate in passato da storici colossi aziendali. Tali strategie hanno nettamente rivoluzionato il modo di fare comunicazione portando i brand a ridefinire anche le modalità di contatto e dialogo con i propri target e per comprenderne davvero appieno il valore, è necessario esplorare il ruolo che il marketing non convenzionale ha giocato all’interno delle strategie aziendali. Ma cosa si intende con questo termine precisamente e perché riesce a creare engagement e fedeltà nel pubblico?
Cosa è l’unconventional marketing?
Nato come un’alternativa ai tradizionali canali pubblicitari, questo approccio ha trasformato radicalmente il concetto stesso di marketing, facendo utilizzo di tecniche e strategie per l’appunto non convenzionali e capaci di creare un impatto profondo, emotivo, virale, puntando possibilmente sulla creatività pura, o su di un effetto “wow”, a sorpresa, e ancora chiedendo l’interazione diretta delle persone. Suo obiettivo principale però non è tanto il sorprendere, ma piuttosto quello di creare impatto sull’esperienza di interazione, per generare un evento memorabile, un ricordo, così da coinvolgere emotivamente e innescare il passaparola e la condivisione virale.
Il potere dell’unconventional marketing per ridefinire il rapporto tra brand e pubblico
Questa modalità di “fare marketing” rompe gli schemi e destruttura la tradizionalità delle strategie consuete, spesso fondate su media consolidati e approcci prevedibili. Una delle sue caratteristiche fondamentali è come già anticipato proprio l’effetto sorpresa che si pone come alternativa preziosa rispetto ad un “bombardamento” quotidiano e standardizzato di messaggi pubblicitari che trasformano le persone ad essere “refrattarie” e poco attente: messaggi sempre “uguali” diventano invisibili e poco determinanti, tanto meno incisivi.
Le strategie di unconventional marketing, invece, catturano l’attenzione attraverso esperienze immersive, che trasformano ambienti urbani in scenari narrativi o esperienze interattive che coinvolgono attivamente il pubblico con azioni provocatorie e ancora campagne virali che stimolano la partecipazione attiva del pubblico e il coinvolgimento emotivo. Dal punto di vista psicologico, il marketing non convenzionale si basa su principi di persuasione emozionale e coinvolgimento sensoriale, bene spiegati dalle neuroscienze: le esperienze fuori dall’ordinario attivano le aree del cervello associate alla memoria a lungo termine e alla risonanza emotiva. Le campagne non convenzionali oltre ad attirare meglio e di più l’attenzione, lasciano un segno duraturo nell’immaginario del consumatore, facilitando il riconoscimento del brand e la fidelizzazione.
Si comprende bene come il confine tra intrattenimento e pubblicità diventi sempre più sottile, creando un nuovo paradigma in cui i consumatori non si sentono semplici spettatori, ma partecipanti attivi nella costruzione del messaggio della marca.
Strategie chiave per un marketing fuori dagli schemi
Tra le azioni più iconiche e non convenzionali è doveroso nominare il guerrilla marketing, campagne che utilizzano spazi pubblici in modo inaspettato, ad esempio con flash mob, installazioni interattive, murales, e altre strategie in grado di generare un forte impatto visivo ed emotivo.
Anche la viralità è uno degli obiettivi principali del marketing non convenzionale e la sua rappresentazione ideale è quella che dà forma a contenuti innovativi, creativi e condivisibili, in grado di diffondere un messaggio rapidamente, sfruttando il passaparola digitale, meglio il cosiddetto il viral marketing di video emozionali, challenge sui social media e contenuti interattivi. Altro esempio di strategie “trasversali” sono gli eventi immersivi, le esperienze di realtà aumentata e le iniziative interattive dell’experiential marketing che coinvolgono profondamente i consumatori a livello sensoriale ed emozionale. Una tendenza “più moderna” è invece rappresentata dallo stealth marketing, una comunicazione indiretta capace di rafforzare il posizionamento di un brand senza che il marchio risulti eccessivamente invadente, come il product placement strategico o la creazione di contenuti sponsorizzati.
Tutte queste strategie fondano la loro forza sull’autenticità e il valore di un contenuto che sappia generare engagement ma senza che si percepisca la promozione come forzata, così da migliorare il dialogo con il brand, la sua riconoscibilità per instaurare un rapporto più coinvolgente e possibilmente duraturo nel tempo.
L’impatto dell’unconventional marketing nel panorama digitale
Ma è indubbiamente nell’era digital che il marketing non convenzionale ha trovato un terreno fertile per espandere il proprio potenziale. I social media, in particolare, hanno amplificato la capacità dei brand di raggiungere un pubblico vasto con contenuti non convenzionali, virali e altamente coinvolgenti e l’utilizzo di piattaforme interattive come Instagram, TikTok e YouTube ha permesso ai brand di sperimentare nuovi linguaggi e formati, trasformando gli utenti in protagonisti attivi delle campagne pubblicitarie. Non è infatti inconsueto l’utilizzo di social challenge, hashtag brandizzati e storytelling interattivi, dove il confine tra consumatore e creatore di contenuti si è assottigliato davvero così tanto da portare il pubblico a diventare “content creator”. Esempio emblematico la capillare diffusione delle campagne di User-Generated Content (UGC), in cui sono gli stessi consumatori a diventare brand ambassador, condividendo contenuti del marchio, referenze, esperienze personali che generano coinvolgimento e un impatto organico che aumenta la visibilità del brand in modo esponenziale.
Il futuro del non conventional marketing nella comunicazione aziendale
Da quanto abbiamo fino a qui esposto, possiamo affermare che quella del marketing unconventional rappresenta una delle evoluzioni più affascinanti e potenti della comunicazione pubblicitaria moderna, soprattutto per la capacità di trasformare il dialogo e l’engagement tra pubblico e brand. Per sfruttarlo al meglio, le aziende devono abbracciare il cambiamento, sperimentare nuovi linguaggi e investire in strategie innovative capaci di generare un impatto emotivo duraturo. La chiave risiede nell’audacia, nella creatività e nella capacità di interpretare le nuove tendenze con una visione strategica chiara e definita ma profondamente etica, perché se il “non convenzionale” attira e diverte, di contro il messaggio deve restare corretto, senza trascendere in una comunicazione ingannevole né manipolatoria. Per questo aiuta e serve lo scegliere solo agenzie di comunicazione tramite le quali avere accesso a un know-how specializzato, in grado di trasformare le idee in risorse memorabili e impattanti per costruire un brand forte, riconoscibile e, soprattutto, indimenticabile.