Beauty 4.0: come l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il marketing cosmetico
Il settore cosmetico mai come oggi sta rivoluzionando i propri asset trasformativi e il connubio tra tecnologia avanzata e bellezza segna l’inizio di una nuova era: il Beauty 4.0. Una definizione come questa di sicuro ci trasmette un senso di innovazione, di scoperta tecnologica, e tutto questo nella nostra epoca fa rima con digitale, internet, multimedialità, virtuale, interattivo. Attraverso le trasformazioni digitali più contemporanee, tra cui l’intelligenza artificiale (IA) di cui si tanto si discute negli ultimi anni, il settore cosmetico può trarne beneficio e uscirne valorizzato. L’IA, in parole semplici, attraverso particolari applicazioni e software di realtà aumentata, può rendere il mondo del beauty maggiormente inclusivo, accessibile per tutte e per tutti: grazie a questo potenziale, si deduce che le innovazioni virtuali dell’intelligenza artificiale si possano tranquillamente considerare un elemento chiave per il futuro del marketing del settore beauty, ma anche la modalità più immediata per modificare, rendere più divertente e interessante, migliorare e valorizzare l’esperienza d’acquisto del pubblico. Alla luce di quanto detto, le agenzie di comunicazione si trovano oggi in una posizione strategica per supportare i brand nella transizione verso queste nuove tecnologie, garantendo soluzioni innovative e realmente personalizzate.
L’IA e il settore beauty: un’accoppiata vincente
Quali sono le principali applicazioni del campo IA con cui si facilita la consapevolezza del brand, la cosiddetta brand awareness, e l’impatto emotivo con il pubblico? Quali sono questi strumenti di nuova generazione con cui è possibile monitorare le richieste del cliente e valorizzare brand identity e brand reputation? In primo luogo con l’analisi dei dati, poiché l’IA è in grado di analizzare i comportamenti e le scelte dei consumatori, prendendo in considerazione la vastità di informazioni digitali, l’oceano dei big data raccolti dalle interazioni dei clienti, sia online, sia offline.
Questi dati possono essere, ad esempio, la cronologia degli acquisti sugli e-commerce e sugli shop online, le preferenze, i click che connotano quello che piace di più e i desiderata, i like e come il consumatore interagisce sui social media, il comportamento di navigazione in rete. Queste informazioni sono utili, preziose, per stilare una sorta di modello predittivo del comportamento del consumatore, un profilo dell’acquirente previsionale che serve all’azienda per personalizzare e customizzare la proposta, l’offerta.
Un altro strumento efficace dell’IA è la chatbot intelligente, un servizio di customer care virtuale che è in grado di rispondere alle FAQ, alle richieste base dei clienti, consigliare sui prodotti e fare accoglienza, assistenza pre e post vendita, il tutto senza la necessità di una persona fisica.
Un altro tool con cui l’IA riesce a migliorare l’engagement con il pubblico è la realtà aumentata (AR), una serie di app e di software che permettono ai clienti di testare in modo virtuale i prodotti di make up sulla propria persona. Grazie a questi gadget il consumatore è incuriosito ma allo stesso tempo viene rassicurato dal brand stesso, ed è spinto ad acquistare perché sa che rimarrà piacevolmente soddisfatto dalla resa di quel prodotto di maquillage o di skincare.
Marketing personalizzato grazie all’IA
L’IA è in grado di prevedere le richieste del cliente e fare del saggio marketing personalizzato, garantendo alcune performance. Tra queste, la cosiddetta raccomandazione del prodotto, un particolare algoritmo, un calcolatore che suggerisce gli articoli in base alle preferenze e agli acquisti precedenti del consumatore.
O ancora, l’IA può produrre un servizio di mailing marketing personalizzato, con messaggi mirati a seconda delle scelte e delle interazioni dei consumatori, o effettuare targeting attraverso l’engagement sui social media. Un esempio illustre di come l’intelligenza artificiale applicata al settore cosmetico possa rivelarsi una risorsa vincente ci arriva dal brand Estée Lauder, che ha interpretato in chiave inclusiva le potenzialità garantite dall’innovazione digitale. Il noto marchio di make up e skincare, grazie al proprio team di sviluppatori informatici ha realizzato un’app riservata alle persone ipovedenti, nell’ottica di una visione di bellezza accessibile e alla portata di tutti, inclusiva e aperta a differenti opportunità. Grazie all’ausilio di una voce guida (voice enabled) e di un make-up assistant virtuale, la persona con handicap visivi è in grado di truccarsi in modo impeccabile, e divertirsi provando nuovi accostamenti, giochi e sfumature cromatiche.
Innovazione nei prodotti grazie all’IA
I benefici dell’IA si riscontrano anche nella comunità scientifica, tramite la ricerca. L’intelligenza artificiale sfruttata in ambito cosmetico permette un plus aggiuntivo, quello cioè di formulare nuovi ingredienti e testare l’efficacia di prodotti inediti senza dover effettuare vivisezione e test sugli animali. Ma non solo. I brand beauty più illuminati possono utilizzare il vantaggio dato dalle nuove tecnologie della realtà virtuale per studiare e produrre cosmetici efficaci, sicuri, su misura per il cliente, a seguito di test farmacologici in laboratorio e dopo l’analisi dell’epidermide e delle sequenze del DNA. L’IA inoltre può migliorare l’esperienza dei clienti e trasformare il processo di sviluppo dei prodotti: ad esempio, proponendo packaging che informano in modo personalizzato grazie alla lettura di codici NFC e QR.
Il futuro del marketing cosmetico con l’IA
Quali sono le innovazioni principali che porterà l’intelligenza artificiale applicata dal settore beauty e come i brand che condividono questo approccio saranno agevolate, diventando sempre più competitive?
In primis, l’AI facilità la sinergia tra negozio fisico e shop online, attraverso un’esperienza omnicanale che mirano agli stessi obiettivi e alle medesime finalità; in secondo luogo, la voice search e il tool di IA conversazionale saranno in grado di influenzare le scelte e la facoltà decisionale del consumatore, condizionando il suo potere d’acquisto. Tutto questo valutando acquisti precedenti e preferenze archiviate da shopping e spese passate. Infine, un occhio verso il concetto di etica sostenibile, che sempre più spesso condiziona gli acquisti dei consumatori: l’intelligenza artificiale, se sfruttata con consapevolezza, sarà l’arma vincente con cui ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse, le energie e i consumi.
Per concludere in bellezza (con l’artificiale)
Intelligenza artificiale applicata al settore beauty, cosa significa? Il futuro del settore beauty è decisamente e indissolubilmente legato all’Intelligenza Artificiale, che si conferma un pilastro fondamentale per l’innovazione e la sostenibilità. Solo i brand capaci di abbracciare questa rivoluzione tecnologica, valorizzandone il potenziale, saranno in grado di distinguersi e consolidare la propria leadership. Investire nell’IA non è solo un passo verso il progresso, ma una dichiarazione di impegno verso un mondo della bellezza sempre più inclusivo, etico e orientato al cliente.