Marketing esperienziale: 5 consigli utili per l’hotellerie
Che ne direste se il vostro boutique hotel fosse nascosto nel cuore di una storica città italiana, dove ogni camera racconta una storia speciale, immersa nella cultura e nell’arte del luogo? Non solo una semplice notte in hotel, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia e la bellezza, un’esemplificazione perfetta di come la brand identity turistica possa trasformare un soggiorno in un’esperienza memorabile che si basa anche sulle potenzialità offerte dal marketing esperienziale.
Cosa si intende con il concetto di marketing esperienziale? Si tratta di un pianificazione strategica di contenuti e di strategie, per niente scontati e improvvisati, ma utili a generare emozioni attraverso il racconto di un’esperienza, in questo caso specifico in stretta sinergia con l’ambito alberghiero e turistico. La mission è catturare l’attenzione e l’interesse del potenziale fruitore di un servizio, il possibile turista, creando hype, aspettative e, ancora una volta, emozioni pure da vivere e da condividere. Dopo la pandemia Covid e le restrizioni sociali conseguenti, il marketing nell’hospitality ha subito forti trasformazioni: oggi il settore turistico è in netta ripresa, ma è necessario coinvolgere sempre di più il viaggiatore con soluzioni emozionali, coinvolgenti, che catturino la sua attenzione.
Di seguito scopriremo qualche idea utile che coniuga il concetto di marketing per la vendita con quello dell’esperienza vissuta, dell’emozione tangibile da condividere con chi amiamo; inoltre, capiremo meglio come si sta evolvendo l’offerta di marketing esperienziale e quali sono le trasformazioni e le differenze con i servizi tradizionali offerti da hotel, catene di alberghi, B&B e strutture ricettive in generale.
Primo consiglio: personalizzare l’esperienza dell’ospite
Il turista di oggi non è solamente il “vacanziere”, chi va in ferie, ma anche la persona che si rivolge alle strutture alberghiere per viaggi di lavoro o per un breve periodo come un week end, giusto per un’esperienza che possa rigenerare mente e spirito. Per questo motivo è bene variare l’offerta con una serie di servizi flessibili e soprattutto con modalità di ospitalità personalizzate e differenziate in base alle esigenze specifiche di chi ne fa richiesta. Sono nate, ad esempio, le guest house e le strutture ricettive chiamate alberghi diffusi che permettono al cliente di pernottare in una camera in centro (se ha necessità di usufruire dei servizi urbani) o in periferia (se desidera ritagliarsi qualche giorno di puro ristoro lontano da tablet e smartphone). Di conseguenza, anche i servizi offerti dall’albergo saranno personalizzati, come l’orario della prima colazione, la possibilità di offrire un brunch aziendale, il wifi sempre attivo anche nei corridoi nella struttura, eventuali saune o zone relax per ritemprarsi dopo un briefing fuori porta. Servizi flessibili vanno di pari passo con condizioni di prenotazione flessibili: il marketing esperienziale deve essere in grado di garantire cancellazioni dell’ultimo minuto o pernottamenti last minute, sempre per agevolare al meglio l’ospite durante il soggiorno.
Secondo consiglio: assicurare la migliore assistenza digitale per l’ospite
Secondo quanto è sempre più “sotto i nostri occhi” quando si va in vacanza, o si parte per lavoro, la maggior parte dei turisti cerca un servizio digitale, e la possibilità di interagire con la struttura online. In poche parole, l’ospite desidera sentirsi autonomo e indipendente, vuole prenotare con i dispositivi digitali: anche se è sempre bello il contatto umano con il concierge, come quello di una volta, il Covid, la pandemia, oppure solamente la fretta e la frenesia che contraddistinguono questa epoca hanno ridotto al minimo (e per certi versi ottimizzato al meglio) l’interazione fisica, sostituendo un contatto reale con quello virtuale di uno smartphone, un tablet o un PC.
Le strutture alberghiere più evolute hanno risposto prontamente, incentivando i servizi di assistenza digitale tramite prenotazioni con piattaforme di prenotazione online (proprietarie e non), promuovendo chat box online e pulsanti con cui decidere pure cosa mangiare per colazione.
Terzo consiglio: sviluppare i canali social
Un lato positivo della rete e del web mobile è la possibilità di farsi conoscere in modo veloce, raggiungendo un pubblico molto vasto: grazie al concetto di viralità e a un buon programma di content marketing l’hotel può offrire un ventaglio di esperienze memorabili che entrano nel cuore dell’ospite. I social come Facebook, Instagram o TikTok sono valide risorse che permettono di creare una vetrina online in tempo reale, con cui narrare (ancora una volta si parla di racconto e di storytelling) i propri servizi, le novità, il menù della cucina, gli eventi in programma, gli sconti e le promozioni. Tutto all’interno di una timeline strategica e vincente. I social, inoltre, danno la possibilità di creare una community della propria struttura ricettiva, in cui gli ospiti possono a loro volta lasciare un feedback e raccontare la propria esperienza: ogni parere porta traffico, interazioni, pubblicità. Coinvolgere i clienti con il social permette ai clienti di interagire, postare foto del loro soggiorno, taggare la struttura e lasciare un parere sentito, scritto di pugno, ancora più credibile e veritiero, perché vissuto in prima persona. Questo traffico conduce ad un’ottima visibilità sulle piattaforme online per un miglioramento della brand reputation.
Quarto consiglio: incentivare i soggiorni
Una delle maggiori preoccupazioni delle strutture alberghiere è anche quella di non poter riempire le camere. Anche in questo caso può intervenire il marketing esperienziale che consente, dove necessario, di incentivare i soggiorni, e creare nuove opportunità per viaggiare e per muoversi. Come? Creando legami e relazioni con le risorse del territorio, con le attrazioni culturali e paesaggistiche, raccontando quali sono i ristoranti più in della zona, narrando la storia della cucina locale. Informare, incuriosire, catturare il turista con un messaggio accattivante, ancora una volta, emozionare!
Quinto consiglio: incentivare alla sostenibilità
Lo sottolinea sempre Bruno Barbieri nel suo programma 4 Hotel, progettato per migliorare il marketing esperienziale e rinnovare l’hotellerie italiana, risorsa preziosa del nostro bel Paese: bando alla plastica in albergo, sì invece alle soluzioni ecologiche come dispenser di sapone anti-spreco e materiali riciclati.
Concludendo
Da quello che abbiamo detto sono enormi le potenzialità del settore hotellerie, e il marketing esperienziale rappresenta una delle tantissime strategie di marketing che consentono una crescita progressiva ed esponenziale. È fondamentale coinvolgere e fidelizzare il viaggiatore moderno, trasformando ogni soggiorno in un’esperienza unica e memorabile. La collaborazione con una agenzia di comunicazione e marketing esperta e competente in strategie di marketing esperienziale aiuterà le strutture ricettive ad abbracciare i consigli elencati, impegnandosi in queste pratiche, essenziali non solo ad elevare la qualità del servizio offerto ma a contribuire e a costruire una solida reputazione del brand, garantendo successo soprattutto nel lungo termine.